Dopo aver passato una bella serata con il cilicio ben
allacciato alla coscia possiamo moderatamente festeggiare il passaggio del
turno, unica squadra Italiana ad esserci riuscita.
Al di là del trionfalismo di facciata è però stridente vedere
come il Napoli sia uscito con 12 punti (giocando un gran calcio) mentre i
rossoneri siano invece passati agli ottavi pur nella penuria di gioco, idee e
gol ne ha contraddistinto il cammino
(escluse la gara interna con il Barca e quella esterna con i Bhoys di Glasgow).
La partita è stata di sofferenza pura, inficiata
dall’espulsione (giusta) di Montolivo e dal gran
possesso palla degli Aiacidi. Ma a chi asserisce che
la gara puramente difensiva del Milan sia stata il frutto del rosso al capitano
bisogna onestamente replicare come l’Ajax il pallino del gioco lo avesse preso
da subito con il palo di Poulsen a legittimare il
possesso del campo dei primi minuti al quale i ragazzi di Allegri (ancora…) avevano opposto solo un gran ritmo e qualche
sprazzo del trio avanzato.
Chiaro poi che una volta rimasti in inferiorità numerica
sperare anche di attaccare sarebbe stato troppo conoscendo l’allenatore e lo
stato attuale della squadra.
Questa volta però la difesa ha retto, a dimostrazione che se
si gioca compatti, concentrati e il centrocampo fa un minimo di filtro non
occorrono Stam, Nesta e Maldini per non subire reti
ogni volta che soffia un alito di vento in area di rigore. Inoltre Abbiati, acciacchi a parte, ha imbroccato una serata
cineforum da vecchi nostalgici che ha permesso di rintuzzare i pochi spunti
concreti dei teenagers olandesi.
A proposito come mai i giovani all’estero non sentono la
pressione, non si bruciano se fatti giocare in prima squadra e giocano con la
levità dei bambini al parco sotto casa?
Resta quindi una qualificazione tutto sommato meritata
nonostante le indecorose prestazioni di Amsterdam e Barcellona (un po meno). Per il prossimo turno servirà una rivoluzione
copernicana nel gioco e in parte anche degli uomini, nel limite del possibile.
Il sorteggio sarà comunque durissimo, al limite della scalata dell’ Everest a
piedi nudi e con un macigno sulla schiena viste le avversarie che ci aspettano
al varco.
Illudersi è bello e non è vietato, oltretutto se il
presidente oltre a portare in dote sacchi di parole per motivare la truppa in
futuro, onde evitare figure barbine al neo AD, porterà anche qualche sacchettino
con denaro contante qualcosa di più di un massacro potrebbe essere
fattibile.
Essere comunque tra le prime sedici è un risultato di tutto
rispetto in un girone con il Barcellona, l’Ajax e anche il Celtic, non più quello dei tempi d’oro ma comunque nemmeno
la Marrapollese. Godiamoci il momento e aspettiamo i
pacchetti natalizi. E’ meglio.
Andrea
Matani
Amazing Milan
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